Ancora una volta una casa composta con stile divertente ed eclettico.
Grande raffinatezza nel combinare stili e decori diversi (taluni addirittura di ascendenza araba)
Un opera del designer di interni Brian Paquette da cui poter prendere qualche spunto interessante.
Da notare il tavolo, massiccio e scuro, con le gambe ben tornite, intorno al quale per contrasto “spariscono” le sedie di design di plastica trasparente.
Menzione a parte per la carta da parat, Audace e coraggiosa questa scelta. In questo caso va notato come il designer affidi allo scuro il gioco di richiamare alcuni oggetti e superfici. Il lume, il tavolo, la carta da parati. A recuperare luce e contrastare le figure esaltandole c’è il parquet di teak e il legno chiaro del mobile-madia. Spettacolare il lampadario. Una scelta art-deco coerente con il resto dell’arredamento (vedasi l’oro del lume, il disegno delle pareti o le forme del tavolo prima richiamate)
Atmosfera diversa e più accogliente nella zona lounge dove spicca all’occhio il tavolino cilindrico dall’intarsio “islamico” accanto a un semplice divano imbottito e di colo blu intenso ma caldo, stemperato nella sua mole dai grandi cuscini chiari. Anche qui idea da copiare e attenzione al dettaglio. L’arancio del tavolino ben si lega al blu del divano. Scelta cromatica dovuta ma interessante.
Mi piace anche molto questo etagere costituito da tubazioni verniciate di nero opaco, di ascendenza idraulica che sostengono levigate mensole in legno naturale. Un tocco di industriale inaspettato e leggero, che mi piace. Lampada da muro orientabile: tocco stile ufficio, inno al funzionalismo forzato e contrastante con la ricercatezza del resto.